Scontro tra gli Lsu e la Provincia che ha
fatto firmare una mozione a 20 sindaci per prolungare i
contratti
Lavoro, esplode la rabbia dei
precari
Gli operai socialmente utili, in
scadenza di contratto, si sentono scaricati
di RAFFAELE CALCABRINA
Riunione
movimentata ieri pomeriggio nel salone della Provincia in occasione
dell'incontro degli amministratori locali con il presidente della Provincia
Scalia, con all'ordine del giorno la discussione di una mozione di modifica
della normativa che regola l'utilizzo degli Lsu. A turbare la quiete
dell'assemblea, cui erano presenti l'assessore provinciale al Lavoro Oreste
Della Posta, il dirigente della regione Lazio Brunello Capriolo, Gerardo Segneri
e Antonio Di Cosimo per i Centri per l'impiego, hanno contribuito trecento
lavoratori socialmente utili in sciopero, che si sono portati all'interno del
Palazzo per assistere alla discussione. Ne è nato un dibattito piuttosto animato
con il presidente Scalia, più volte interrotto nel suo discorso da lavoratori
esasperati.
Gli Lpu, che nella sola provincia di Frosinone sono 3000 e
percepiscono uno stipendio di 860000 lire, hanno denunciato il tentativo delle
amministrazioni pubbliche di volerne eliminare progressivamente l'utilizzo con
l'affidamento dei servizi di pubblica utilità a società private, cooperative e
società di multiservizi. «Gli Lsu - ha gridato Paolo Iafrate del Sincobas - sono
dei lavoratori al nero in servizio presso le pubbliche amministrazioni.
Chiediamo allora che una buona parte sia assunta a tempo pieno dagli enti che li
utilizzano.
«E' facile chiedere al Governo che tutti gli Lsu debbano essere
assunti - ha replicato Scalia - ma ciò non può avvenire. Utilizziamo le risorse
che abbiamo in concreto a nostra disposizione. Altrimenti il rischio è di
illudere inutilmente gli Lsu». Nella mozione adottata dagli amministratori dei
Comuni ciociari c'è la richiesta al Ministero del Lavoro di proseguire nei
progetti di utilizzo degli Lsu fino al 2003 e non fino ad aprile, termine ultimo
di utilizzo secondo l'attuale normativa.
Alla mozione hanno aderito una
ventina di amministrazioni locali, ancora poche secondo l’assessore al Lavoro
Oreste Della Posta, che punta ad almeno ottanta adesioni. «Il nostro obiettivo -
ha detto Della Posta - è di chiedere al Governo l’inserimento di Frosinone nelle
aree di cuscinetto per ottenere provvedimenti agevolati in favore
dell’occupazione». Tale posizione si scontra, però, radicalmente con quella del
Sincobas: «Invece di affrontare realmente il problema - ha replicato Iafrate -
mantengono in piedi l’impianto ideologico della legge. In tal modo si richiedono
trattamenti straordinari dal Governo, mantenendo l’obbligo della costituzione
delle cooperative per avvalersi degli Lsu, ben sapendo però che non riusciranno
nel loro intento».