Giovedì 9 Novembre 2000
Scontro tra gli Lsu e la Provincia che ha fatto firmare una mozione a 20 sindaci per prolungare i contratti
Lavoro, esplode la rabbia dei precari
Gli operai socialmente utili, in scadenza di contratto, si sentono scaricati

di RAFFAELE CALCABRINA

Riunione movimentata ieri pomeriggio nel salone della Provincia in occasione dell'incontro degli amministratori locali con il presidente della Provincia Scalia, con all'ordine del giorno la discussione di una mozione di modifica della normativa che regola l'utilizzo degli Lsu. A turbare la quiete dell'assemblea, cui erano presenti l'assessore provinciale al Lavoro Oreste Della Posta, il dirigente della regione Lazio Brunello Capriolo, Gerardo Segneri e Antonio Di Cosimo per i Centri per l'impiego, hanno contribuito trecento lavoratori socialmente utili in sciopero, che si sono portati all'interno del Palazzo per assistere alla discussione. Ne è nato un dibattito piuttosto animato con il presidente Scalia, più volte interrotto nel suo discorso da lavoratori esasperati.
Gli Lpu, che nella sola provincia di Frosinone sono 3000 e percepiscono uno stipendio di 860000 lire, hanno denunciato il tentativo delle amministrazioni pubbliche di volerne eliminare progressivamente l'utilizzo con l'affidamento dei servizi di pubblica utilità a società private, cooperative e società di multiservizi. «Gli Lsu - ha gridato Paolo Iafrate del Sincobas - sono dei lavoratori al nero in servizio presso le pubbliche amministrazioni. Chiediamo allora che una buona parte sia assunta a tempo pieno dagli enti che li utilizzano.
«E' facile chiedere al Governo che tutti gli Lsu debbano essere assunti - ha replicato Scalia - ma ciò non può avvenire. Utilizziamo le risorse che abbiamo in concreto a nostra disposizione. Altrimenti il rischio è di illudere inutilmente gli Lsu». Nella mozione adottata dagli amministratori dei Comuni ciociari c'è la richiesta al Ministero del Lavoro di proseguire nei progetti di utilizzo degli Lsu fino al 2003 e non fino ad aprile, termine ultimo di utilizzo secondo l'attuale normativa.
Alla mozione hanno aderito una ventina di amministrazioni locali, ancora poche secondo l’assessore al Lavoro Oreste Della Posta, che punta ad almeno ottanta adesioni. «Il nostro obiettivo - ha detto Della Posta - è di chiedere al Governo l’inserimento di Frosinone nelle aree di cuscinetto per ottenere provvedimenti agevolati in favore dell’occupazione». Tale posizione si scontra, però, radicalmente con quella del Sincobas: «Invece di affrontare realmente il problema - ha replicato Iafrate - mantengono in piedi l’impianto ideologico della legge. In tal modo si richiedono trattamenti straordinari dal Governo, mantenendo l’obbligo della costituzione delle cooperative per avvalersi degli Lsu, ben sapendo però che non riusciranno nel loro intento».